OROSCENZA
/ò-ro-scèn-za/ : s.f. - la capacità dell’individuo di superare un ostacolo uscendone illuminato.
“Oroscente” è una parola nuova, un concetto diametralmente opposto al concetto di “resiliente”,
Oroscenti possono essere tutti.
Ma non tutti possono essere oroscenti.
L’ individuo oroscente a differenza di quello resiliente, non torna al suo stato iniziale dopo un urto o dopo sollecitazione esterna che lo pone a sopportare la gravosità della forza imposta, né rimane fermo ad attendere che finisca, un oroscente si evolve.
L'individuo fa letteralmente "tesoro" di quella esperienza e ne porta i segni con fierezza, non nascondendo le proprie fragilità in quanto consapevole che queste stesse lo rendono umano, comprendendo che queste "fratture" lo rendono UNICO.
Come accade nell'arte orientale del Kintsugi dal quale il concetto oroscente viene ispirato, ( L'arte che prevede la colatura d'oro tra le fratture di un oggetto prezioso che di conseguenza al trattamento diventa ancor più prezioso) l'individuo cura le proprie "fratture psicologiche ed emozionali" colandole d'oro.
L'oro assume un forte valore simbolico nella parola oro-scente:
Oro in quanto tesoro
Oro come simbolo di luce
Oro in quanto lega preziosa che ne esalta il valore trasformando l'individuo in un' opera d'arte unica.
Oro come richiamo all'atemporale, alla comprensione di uno spazio e di un tempo che va oltre il tempo stesso della propria esperienza tangibile e dimostrabile.
Ho avuto l'idea di definire questo stato d'animo con una parola nuova perché spinta dall'esigenza di formulare qualcosa che lo sapesse definire, puntando oltre le barriere emotive attualmente conosciute e spigate.
Sono certa che molti di voi si sono sentiti così nella vita, hanno superato tempeste, ne siete usciti vincenti migliori, illuminati, fieri, ma non c'era una parola che sapesse definire in breve questo stato d'animo, che in verità esiste, credo io, dalle origini dell'evoluzione umana!
Per raccontarti meglio la sensazione di cui ti parlo chiederò aiuto ad una metafora.
Immagina:
Sei al timone di una barca, questa barca è la tua mente.
Il tuo albero maestro ha le vele irte, queste vele sono la tua volontà.
Il mare qui non è solo una distesa d'acqua, il mare è il tuo tempo.
Tu conduci, tu sei l’artefice del tuo destino.
Ti capiterà di solcare acque placide. Dovresti essere grato a quel mare calmo,
i venti ti sono favorevoli.
Ti capiterà di solcare acque burrascose, ed ancor più dovresti essere grato a quel vento perché è arrivato per insegnarti qualcosa.
Tu conduci, tu decidi, come attraverserai la tempesta?
Come sarai quando ne uscirai?
Spaventato e infreddolito ti arenerai impaurito alle sponde più vicine ripensando e vivendo nel ricordo del tuo dolore?
O Ne uscirai fiero? Sapendo di non aver ceduto, comprendendo che i danni che, sì, inevitabilmente la tua nave ha riportato possono, però, essere aggiustati, li potrei colare d'oro. Ora conosci la forza del tuo mare e del tuo tempo, sai che puoi scegliere come governarlo.
Ora sai come è fatta una tempesta, ma sai anche come venirne fuori. Non sei come prima, ma nemmeno diverso, sei solo consapevole. Sei cresciuto perché un'esperienza forte ti ha scosso e destato dal tuo torpore. All'orizzonte il sole ti abbaglia e ti scalda, ecco lì, in quell'attimo sei oroscente. In quell'attimo e da quel momento in poi
TU SEI OROSCENTE